Natale del Signore
Meditazione sul Vangelo della notte di Natale a cura di Don Franco Proietto, padre spirituale
ASCOLTIAMO LA PAROLA…
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2,1-14)
1 In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. 2Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. 3Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. 4Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. 5Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. 6Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. 7Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
8C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. 9Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, 10ma l’angelo disse loro: “Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: 11oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. 12Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia”. 13E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
14“Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama”.
Oggi, per me, nasce Gesù.
Vorrei mettere in evidenza i pericoli, anche i miei, del Natale consumistico.
Esempi di un normale Natale odierno. Se gli altri fanno così…per noi, sulla via del Natale vero, cioè della Incarnazione di Gesù, quali posso essere le distrazioni, o peggio dissipazioni, compensazioni (conseguenti al vuoto interiore), attivismo liturgico dove “le cerimonie” possono soffocare lo spirito interiore.
Pericolo di fare festa escludendo il “Festeggiato”.
La notte e la Luce
Luce come gioia: nasce il Bambino.
La notte come momento di quiete, riflessione, invece che come momento di buio, senza orientamento di luci; notte di silenzio e dello stupore.
La gioia è la felicità immediata, genuina: “come quando si miete o come quando si spartisce il bottino”.
Secondo la tradizione giudaica queste sono le quattro notti fondamentali per l’umanità:
- «Sia luce» (Genesi);
- Abramo: mentre il sole tramontava e si faceva buio, il Signore concluse l’Alleanza con Abramo;
- Liberazione dalla schiavitù d’Egitto;
- Questa notte quando arriva il Messia.
Storicamente accettato da tutti che la venuta di Gesù:
- ha rotto degli antichi sistemi sociali che vedevano l’uomo meno uomo;
- ha portato la libertà di scelta (interiore prima che esterna), l’amore (dare più che ricevere), l’uguaglianza e la fraternità, l’umiltà e la povertà.
- Il sacrificio personale (fino a morire per gli altri), invece che distruzione degli altri per sostituirli con noi stessi. Noi diamo la nostra debole carne umana.
Un evento storico che si attualizza per me
- L’editto: occasione storica provvidenziale di cui Dio si serve per far nascere Gesù a Betlemme;
- Già di per sé un qualsiasi Natale è una speranza per una nuova umanità; figuriamoci il Natale di Gesù;
- Obbedienza alla legge…anche proveniva dai Romani;
- Non c’è posto per i poveri nell’albergo, neppure in quelle condizioni: Maria attende un bambino;
- La realtà dei pastori: peggio di così non si potevano trovare altri uomini! Dio sceglie gli ultimi; Gesù farà sempre così;
- Gli umiliati, i poveri (di tutto), gli oppressi (anche dal peccato) saranno compagni di viaggio preferiti di Gesù. Basta che il loro cuore sia aperto a Dio;
- Noi e la tenaglia che ci avvolge, con il rischio di essere soffocati. Dovremmo porci direttamente davanti alla Parola di Dio, scavalcando spazi, tempi e costumi per ascoltare cosa dice a noi questo Vangelo, quale ne è l’essenza.
- Come posso far riflettere anche gli altri – iniziando da quelli più vicini a noi – per fare spazio al Natale genuino che è l’incarnazione di Gesù?
Se l’evento, così unico e straordinario, non incide su questo mondo addormentato, è anche perché chi (il cristiano) dovrebbe farlo, non ci mette la faccia, non dà l’esempio, non è convincente perché anche lui non sta a posto con la sua vita a dare una scossa alla gente per svegliarla dal sonno.