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La Parola a un testimone

Don Antonio Manzini ci racconta la sua esperienza in Seminario negli anni 60… è passato tanto tempo e tante cose sono cambiate…

Ascensione del Signore – Anno A

«Ecco io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo», non poteva terminare meglio di così la bellezza di tutto il Vangelo. Lui aveva assicurato: «Non vi lascerò orfani», oggi garantisce: la mia presenza in mezzo a voi è sicura. Questo dono è per tutti i giorni, cioè sempre, ogni qual volta ne abbiamo bisogno. Giovanni promette la presenza dello Spirito Santo nella vita dei seguaci di Gesù, Matteo promette una presenza di Cristo continuamente. Davvero possiamo esclamare: «se Gesù è con noi, chi sarà contro di noi?».

V Domenica di Quaresima – Anno A

il Signore non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva. Dio non è d’accordo con la morte. E Gesù è esplicito quando, dal fatto della resurrezione di Lazzaro, fa un’affermazione vera e profonda: «Io sono laresurrezione e la vita», che si ricollega a quanto si afferma nella prima lettura: «Io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalla vostre tombe» (Ez 37,12). Questa sicurezza, questa garanzia data da un orientamento perenne verso l’eternità, non ci deve distogliere l’attenzione dal tempo presente, che è il solo che possiamo vivere e che dipende da noi valorizzare o sbiadire di significato.

Natale del Signore

per noi, sulla via del Natale vero, cioè della Incarnazione di Gesù, quali posso essere le distrazioni, o peggio dissipazioni, compensazioni (conseguenti al vuoto interiore), attivismo liturgico dove “le cerimonie” possono soffocare lo spirito interiore.

Pericolo di fare festa escludendo il “Festeggiato”.