#LITURGIA2 – Come un Accolito vive il suo ministero?
Storia di un servizio
L’accolitato secondo la cristallizzazione della teologia sacramentale di Trento rientra tra quelli che sono gli ordini minori, ovvero i sacramentali con cui si ascende al sacramento dell’ordine. Così recita il concilio: “Il ministero annesso ad un sacerdozio cosí santo è cosa divina, fu perciò conveniente che, per
esercitarlo piú degnamente e con maggiore venerazione, nell’ordinata articolazione della Chiesa vi
fossero piú ordini di ministri e diversi fra loro, che servissero, per ufficio loro proprio, nel
sacerdozio, e fossero cosí distribuiti, che quelli che fossero stati già insigniti della tonsura,
attraverso gli ordini minori salissero ai maggiori.” (Concilio di Trento, Dottrina vera e cattolica sul sacramento dell’ordine a condanna degli errori del nostro tempo, Sessione XXIII, 15 Luglio 1563). Questa dottrina prevedeva quindi che esso fosse come una partecipazione del sacramento dell’ordine e che ad esso esclusivamente fosse orientato.
Con il motu proprio di Paolo VI Ministeria Quaedam del 1972, si è aggiornata tale dottrina alla luce del Concilio Vaticano II. L’accolitato da allora è divenuto un ministero laicale e non più un ordine minore. Paolo VI così dispone nella sua lettera: “Quelli che finora erano chiamati Ordini minori, per l’avvenire dovranno essere detti «ministeri». I ministeri possono essere affidati anche ai laici, di modo che non siano più considerati come riservati ai candidati al sacramento dell’Ordine. I ministeri che devono essere mantenuti in tutta la Chiesa Latina, adattati alle odierne necessità, sono due, quello cioé del Lettore e quello dell’Accolito.” (MQ I-II-III).
Oggi con la Spiritus Domini di Papa Franscesco del 2021 questi ministeri riservati da Paolo VI ai soli uomini sono stati aperti anche alle donne.
Chi è e cosa fa l’accolito?
L’accolito è colui che è chiamato ad amare e servire pienamente la Santa Chiesa di Dio in special modo nel servizio alla Mensa Eucaristica e nel servizio alle membra sofferenti del Corpo mistico di Cristo che è il popolo di Dio. (Cfr. Rito dell’Istituzione, Esortazione). La bellezza di questo ministero è dunque il rapporto intimo con il mistero Eucaristico che si espande dalla presenza sacramentale e sostanziale di Cristo nella Santissimo sacramento fino alla presenza di Cristo che è in tutte le membra del suo corpo che è la Chiesa. Divenire dunque preaparatori della mensa di Cristo sia sull’altare sia nei cuori delle persone, essere donatori di Cristo nella comunione data al popolo ma divenire noi stessi cibo per gli altri come comanda Gesù stesso agli apostoli: «Voi stessi date loro da mangiare» (Lc 9,13).
Documento CEI: I ministeri istituiti per le chiese che sono in Italia
L’ultimo documento della CEI sui ministeri così ne descrive sinteticamente l’identità e i compiti:
“Identità. L’Accolito è istituito per il servizio al corpo di Cristo nella celebrazione eucaristica, memoriale della Cena del Signore, e al corpo di Cristo, che è il popolo di Dio, soprattutto i poveri e gli infermi (cfr. Rito di Istituzione degli Accoliti, n. 29). In particolare richiama la presenza di Cristo nell’Eucaristia della Chiesa, per la vita del mondo.
Compiti. Compito dell’Accolito è servire all’altare, segno della presenza viva di Cristo in
mezzo all’assemblea, là dove il pane e il vino diventano i doni eucaristici per la potenza dello
Spirito Santo e dove i fedeli nutrendosi dell’unico pane e bevendo all’unico calice, diventano
in Cristo un solo Corpo. A lui/lei è affidato anche il compito di coordinare il servizio della
distribuzione della Comunione nella e fuori della celebrazione dell’Eucaristia, di animare l’adorazione e le diverse forme del culto eucaristico, che irradiano nel tempo il ringraziamento
della Chiesa per il dono che Gesù ha fatto del suo corpo dato e del suo sangue versato. A questo si aggiunge il compito più ampio di coordinare il servizio di portare la comunione eucaristica a ogni persona che sia impedita a partecipare fisicamente alla celebrazione per l’età, per
la malattia o per circostanze singolari della vita che ne limitano i liberi movimenti. In questo
senso, l’Accolito è ministro straordinario della Comunione e a servizio della comunione che fa
da ponte tra l’unico altare e le tante case.”
In preparazione al sacerdozio
Noi seminaristi viviamo questo ministero in preparazione al sacerdozio, ovvero vediamo nella vicinanza al Sacrificio eucaristico una apertura vera e una diponibilità piena a donarci tutti per gli altri e a quel Signore realmente presente nella Santa Messa e nelle specie eucaristiche. La bellezza di questo ministero è abituarci ad amare, e a farlo in modo pieno, perchè l’amore al Corpo di Cristo è amore a Gesù capo e alla Chiesa corpo. La nostra esperienza è quella di un Dono fatto a noi che riverberiamo su tutti coloro che nella pastorale ci vengono affidati perchè possiamo incontrare il Cristo amante e sofferente portando loro la consolazione di Dio in quel Cristo risorto presente nella Santissima Eucarestia.
Video – Pasquale Strafezza
Seminarista del V anno della Diocesi di Cerignola
Articolo – Silvio Filosa
Seminarista del V anno della Arcidiocesi di Gaeta